La povertà aumenta? A Modena nasce l’emporio Portobello, dove non si paga con gli euro ma con il volontariato.



E’ stato inaugurato a Modena in via Divisione Acqui 81, L’EMPORIO PORTOBELLO.
Il progetto realizzato dal Centro servizi per il volontariato di Modena con la collaborazione dei servizi sociali del Comune di Modena, nasce con l'obiettivo di dare risposta concreta ai bisogni delle famiglie in difficoltà.
E’ un progetto di comunità, in cui imprese, istituzioni, cittadini e associazione, mettono a disposizione quanto è nelle proprie possibilità, più semplicemente qualcosa a chi ne ha più bisogno, in un centro di raccolta di beni alimentari e non solo, a beneficio di famiglie o singoli individui che la crisi economica o la perdita del lavoro hanno ridotto in povertà e indigenza.


In sostanza, è un supermercato in cui si paga a punti attraverso la tessera del codice fiscale. L’ammontare dei punti è stabilito dai Servizi Sociali del Comune di Modena secondo criteri precisi (valutazione ISEE e altri parametri) e il numero dei componenti della famiglia.
Per i cittadini stranieri, vale il regolare permesso di soggiorno o carta di soggiorno, o aver presentato domanda di rinnovo-emersione.
Ogni nucleo familiare potrà accedere a Portobello rivolgendosi ai Servizi Sociali della Circoscrizione in base alla propria residenza anagrafica. Si potrà beneficiarne a un tempo limitato, massimo due anni e dovrà poi rendersi disponibile ad attività di volontariato. Per accedere a Portobello occorre rivolgersi ai Servizi Sociali della Circoscrizione in base alla propria residenza anagrafica.

Se il governo Letta pensasse a iniziative serie come questa, piuttosto che proporre barzellette come il "Decreto del fare e piano giovani", forse la gente sentirebbe più vicini le istituzioni al "loro dramma".

Per saperne di più: www.portobellomodena.it.

Stampa il post completo