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STOP AI VITALIZI, ECCO COSA CAMBIA.
I parlamentari sperimenteranno per prima il sistema pensionistico “modello Fornero”.
Giro di vite sui vitalizi con il passaggio a un sistema contributivo e la cancellazione dei privilegi fin'ora riconosciuti a senatori e deputati.
La crisi la pagano ancora le pensioni.
E’ imbarazzante solo pensarlo.
Nel nostro paese, i conti si sistemano sempre mettendo mani al sistema contributivo. Negli anni, numerosi sono stati gli interventi:
- D.Lgsl. 30-12-1992 n.503, dopo decenni, la prima riforma del sistema previdenziale nota come “Riforma Amato”;
- Legge n.335 del 8-8-1995 meglio conosciuta come “Riforma Dini”;
- Legge n.449 del 27-12-1997 (Finanziaria 1998) “Riforma Prodi”;
- Legge 488/99 (Finanziaria 2000) approntato dal “Governo D’Alema”;
- Legge 328/2000 (Finanziaria 2001) introdotta dal “Governo Amato”.
PATRIMONIALE NON E’ PIU’ UN TABU’.
SI CHIEDONO SACRIFICI AGLI ITALIANI MA LA SPESA MILITARE AUMENTA.
Un settore che nel nostro paese non conosce crisi. L’Italia spende l’1,3% del Pil, candidandosi all’ottava potenza del mondo in tema di armamenti.
Una politica miope. Tagli allo stato sociale e ai servizi, con il governo alla ricerca di 30 miliardi necessari per un’altra manovra finanziaria, mentre le spese militari solo nel 2011 hanno raggiunto ormai una spesa di circa 20,5 miliardi di euro con un aumento di 3 miliardi di spesa rispetto al 2010.
Dissesto idrogeologico, flagello antico del territorio italiano.
La storia italiana è segnata drammaticamente da immani tragedie causate da dissesti idrogeologici, eventi copiosi e causa di morti e distruzioni.
I fenomeni si ripetono con sistematicità storica sempre nelle stesse aree, che per caratteristiche morfologiche sono più sensibili ed esposte.
Nel novero delle aree più fragili: Liguria, Campania, Piemonte, Alta Toscana, Sicilia nord-orientale, Veneto, provincia di Catanzaro.
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