SI CHIEDONO SACRIFICI AGLI ITALIANI MA LA SPESA MILITARE AUMENTA.

Un settore che nel nostro paese non conosce crisi. L’Italia spende l’1,3% del Pil, candidandosi all’ottava potenza del mondo in tema di armamenti.
Una politica miope. Tagli allo stato sociale e ai servizi, con il governo alla ricerca di 30 miliardi necessari per un’altra manovra finanziaria, mentre le spese militari solo nel 2011 hanno raggiunto ormai una spesa di circa 20,5 miliardi di euro con un aumento di 3 miliardi di spesa rispetto al 2010.

Ultima chicca. Il 23 novembre è approdato al voto della commissione Difesa della camera, l'acquisto di veicoli blindati con cannoni da 120 mm, e sistemi per localizzare sorgenti di fuoco, per un totale di 500 milioni di euro da spendere entro fine anno.
Solo nel 2010, le spese militari del nostro paese sono cresciute dell’8,4% (un ulteriore spesa di 3,4 miliardi di euro).
Ci sono anche acquisti protratti nel tempo. Per esempio l'acquisto di 131 caccia F35 (ne sono arrivati già 80, si aspetta il resto), che ci sono costati 14 miliardi; oppure i 120 caccia JSF che ci costeranno 9 miliardi; e tutta una serie di altri programmi di acquisto o di costruzione di navi (compresa la portaerei Cavour, che dovrebbe essere la gemella della Garibaldi), di aerei, di sistemi missilistici e di cannoni antiaerei.
Un pugno nello stomaco degli italiani se considerate  che in Italia stiano chiudendo aziende per poche centinaia di migliaia di euro!

Per capirne qual'cosa:
- Spese militari della Difesa per 500 milioni: Scoppia la polemica

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